Europa in movimento by unknow

Europa in movimento by unknow

autore:unknow
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Storia, Percorsi
ISBN: 9788815350640
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2018-09-14T22:00:00+00:00


3. Le interpretazioni basate sui presunti effetti

In letteratura, non sono mancate interpretazioni basate più sulla percezione dei presunti effetti di Schengen che sull’esame scientifico dei suoi presupposti e delle sue cause. L’assenza di una vera e propria ricerca scientifica a fondamento di questi filoni interpretativi non giustifica, a nostro avviso, un commento approfondito sui loro caratteri. L’ampio uso che di esse è stato fatto nel dibattito pubblico, tuttavia, rende necessario un cenno senza il quale la nostra presentazione non sarebbe completa. Ci riferiamo, in particolare, ai due speculari paradigmi di Schengen come immagine e artefice di una sorta di Europa colabrodo (Sieve Europe) o, viceversa, di una sorta di Europa fortezza (Fortress Europe).

Secondo la prima definizione, Schengen appare come un’operazione ingenuamente liberale, condotta in nome di una vuota retorica europeista senza tenere in debito conto i contraccolpi sulla sicurezza che essa avrebbe naturalmente comportato. In questa ottica, Schengen sarebbe responsabile di aver consentito la libera circolazione delle persone solo a prezzo della crescita di opportunità di azione e sviluppo per le reti criminali e per i flussi di immigrazione clandestina internazionali. Questa tesi è stata autorevolmente sostenuta dallo storico francese Jean-Baptiste Duroselle. Sulla scorta di un articolo dell’ex presidente della Repubblica francese Valéry Giscard d’Estaing apparso su «Le Figaro Magazine» con il titolo di Immigration ou Invasion? (1991), e in linea con le conclusioni di un volume sui temi migratori intitolato Peaceful Invasions (1992) pubblicato nello stesso periodo dal sociologo e demografo statunitense Leon F. Bouvier, Duroselle scrisse e dette alle stampe un’opera ambiziosa: L’invasion. Les migrations humaines, chance ou fatalité? (1992)[6]. In questa ricerca, lo storico francese affrontava e metteva a confronto, in una prospettiva di lunga durata, le varie forme di invasione violenta e pacifica che l’Europa e, in particolare, la Francia avevano subito nel corso della propria storia. Catalogando l’immigrazione come invasion pacifique, Duroselle dedicava un breve ma significativo passaggio all’allora neonato sistema Schengen. A proprio avviso, in particolare, Schengen rappresentava un pericoloso o, quanto meno, prematuro tentativo di aprire le frontiere interne senza considerare i drammatici riflessi che la lacunosa politica di controllo da parte dei membri meridionali delle CE avrebbe prodotto sulle dinamiche migratorie e, di conseguenza, sulle economie e sulle società europee.

Segnaliamo, infine, la comparsa di una nuova possibilità per i clandestini. Si tratta degli «Accordi di Schengen», del 14 giugno 1985, ratificati nel giugno 1992. Firmati dagli stati del Benelux, dalla Germania e dalla Francia – con la speranza di attirare altri paesi della Comunità europea – questi accordi stabiliscono la libera circolazione delle persone all’interno di questo spazio – al quale si vuole unire l’Italia – prevedendo, nel contempo, la soppressione progressiva dei controlli alle frontiere comuni. Il fatto è che le legislazioni sull’immigrazione non sono le stesse nei paesi membri, e sono ben lontane dall’essere armonizzate[7].



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.